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Gioseffo Zarlino - vita

Gioseffo Zarlino nacque a Chioggia nel 1517, probabilmente il 31 gennaio, da Giovanni e Maria de' Zarlini giunti a Chioggia da Alessandria. La sua infanzia fu molto influenzata dalla personalità di Fra Paolo (al secolo Giovanni Barbieri), primo padre cappuccino veneto che ebbe un ruolo importante nella riforma della Congregazione.

Ancora giovanissimo, Zarlino entrò nell'ordine francescano, ebbe la prima tonsura il 14.4.1532; i quattro ordini minori il 3.4.1537, il diaconato il 22.4.1539 e divenne sacerdote francescano nel 1540. Entrato come cantore presso la Cattedrale di Chioggia nel luglio del 1536, nel 1539-40 assunse l'incarico di organista della stessa.

Nel 1541 si trasferì a Venezia nel tempio di S. Giovanni Elemosinaro in Rialto dove si dedicò allo studio della filosofia, teologia, matematica, alchimia, astronomia, cabala e della lingua greca ed ebraica. Dedicò particolare cura allo studio della musica sotto la guida di Adrian Villaert, allora Maestro di Cappella alla Dogale Marciana.

Compositore e teorico musicale cercò di dimostrare, attraverso un approccio matematico, che la pratica compositiva del suo tempo aveva una solida base scientifica e teorica. Per verificare con esperienze pratiche le sue supposizioni teoriche sui rapporti degli intervalli, si fece costruire un monocordo divisibile per mezzo di cavalietti mobili, dall'organaro Vincenzo Colombo, custo­de degli organi di S. Marco dal 1558 al 1588.

Nel 1558 (anno della prima pubblicazione delle Istitutioni Harmoniche) fu socio dell'Accademia della Fama, composta da tutti i più chiari in­gegni del tempo e voluta dal senatore Federico Badoero perché vi fosse coltivato ogni ramo dello scibile umano.

Frequentò le serate di valenti artisti tra i quali Tintoretto eTiziano, allietate dal suono e dal canto delle figlie di questi ultimi due, Marietta e Irene. Partecipò pure alle serate promosse dalla poetessa Ve­ronica Franco che apriva le sale a patrizi, scienziati e artisti.

Alla morte di Adrian Willaert, dopo una parentesi del fiammingo Cipriano de Rore (1516-1565), Zarlino fu Maestro della Cappella Ducale di Venezia dal 5 luglio 1565 sino alla morte.

Nello stesso anno le monache di S. Lorenzo lo nominarono Cappellano di San Severo, incarico molto ambito che tenne per tutta la vita. Nel 1583 il Capitolo di Chioggia lo nominò Canonico e nello stesso anno il Maggior e il Minor Consiglio, dopo l'approvazione del Capitolo, lo proposero al Doge come vescovo, fu nominato invece il veneziano Gabriele Fiamma.

Morì a Venezia il 4 febbraio 1590 e venne sepolto nella chiesa di S.Lorenzo. In suo onore fu coniata una medaglia.